Il CBD risulta nelle analisi della patente?

I prodotti Enecta:

  • non sono medicinali;
  • sono ottenuti da varietà di canapa iscritte nel Registro Comune Europeo e nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla l. 242/2016;
  • sono stati regolarmente notificati nel Portale Europeo dei Prodotti Cosmetici (CPNP).

I nostri articoli blog hanno scopo esclusivamente informativo e non intendono qualificare i nostri prodotti come medicinali o attribuire proprietà terapeutiche agli stessi.

SUPER SCONTO A TEMPO

Grazie per leggerci

Fare informazione ci piace e se ci leggi ci fa piacere. Quindi abbiamo pensato a un CODICE SCONTO a tempo che ti farà risparmiare sui nostri prodotti.

Il SUPER SCONTO DEL 20% è valido su tutti i prodotti , non è cumulabile con altri sconti e può essere utilizzato solo una volta.

Usa il codice GOODREADER20 e buoni acquisti 😊

Vai allo shop
Indice dei contenuti
CBD-e--analisi-della-patente
CBD-e--analisi-della-patente

Per via della sua struttura molecolare, il CBD (cannabidiolo) non viene rilevato nei test antidroga standard, che si concentrano invece sulla ricerca del THC (tetraidrocannabinolo). 

Nuovo codice della strada 2024: cosa cambia?

La recente Riforma del Codice della Strada, approvata in Senato il 20 novembre 2024 con 83 si, 47 no e un astenuto tocca diversi punti del codice della strada, tra cui la guida sotto l'effetto di stupefacenti, compresa la Cannabis contenente THC.

Guidare sotto l’effetto di stupefacenti, THC compreso, è già considerato un reato, con conseguenze gravi come il ritiro della patente, sanzioni pecuniarie e penali, e il possibile sequestro del veicolo. L’articolo 187 del Codice della Strada disciplina la guida sotto sostanze stupefacenti, richiedendo però che sia accertata non solo la positività del conducente ai test, ma anche che l’assunzione sia avvenuta in concomitanza o poco prima di mettersi alla guida. Le forze dell’ordine devono quindi dimostrare sia lo stato di alterazione psicofisica che l’effettiva assunzione di sostanze.

Come ricorda anche il Post invece, con la riforma che entrerà in vigore nei prossimi mesi, viene eliminata la necessità di dimostrare uno stato di alterazione per sospendere la patente in caso di consumo di sostanze stupefacenti, compreso il THC. Quindi non importa che non si stia consumando Cannabis alla guida o che il THC sia stato usato nei giorni precedenti. Sarà sufficiente un risultato positivo al THC, che però, a seconda del metabolismo individuale, può necessitare anche di più di un giorno per essere smaltito, per il ritiro della patente.

La riforma, non ancora in vigore, solleva già dubbi legali e costituzionali, poiché potrebbe penalizzare anche chi sta guidando in stato di lucidità, ma soprattutto chi fa uso di Cannabis terapeutica. Quando parliamo di Cannabis terapeutica, ci riferiamo a preparati ottenibili esclusivamente previa prescrizione medica, che contengono medie o elevate quantità di THC, rilevabili quindi nei test salivari e in altri tipi di test antidroga, soprattutto se utilizzati quotidianamente come terapia.

Cosa dice la legge su chi usa la cannabis terapeutica?

La cannabis terapeutica è riconosciuta in Italia come una risorsa medica per il trattamento di diverse patologie, grazie a una normativa perfezionata negli anni. Durante il mandato del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sono state consolidate le disposizioni per la produzione e l'uso della cannabis a fini terapeutici. In particolare, il Decreto Ministeriale del 9 novembre 2015 ha regolato l'utilizzo di farmaci a base di cannabis per pazienti affetti da patologie come il dolore cronico, la sclerosi multipla e la fibromialgia e anche per supportare le terapie palliative nei malati terminali.

La nuova norma, che non distingue tra uso ricreativo e uso terapeutico, rischia di penalizzare ingiustamente i pazienti, compromettendo la loro possibilità di condurre una vita normale, inclusa la libertà di guidare per necessità personali o mediche. Elisabetta Biavati , presidente nazionale dell’Associazione Pazienti Cannabis Medica, ha manifestato una profonda preoccupazione per le conseguenze che le nuove disposizioni del Codice della Strada possono avere sulla vita quotidiana dei malati. L’associazione ha sollecitato un intervento urgente che introduca una distinzione normativa chiara, in grado di tutelare i diritti di chi assume cannabis su prescrizione medica. 

Proprio grazie alla mobilitazione di associazioni di pazienti, il Ministero dei Trasporti ha  dichiarato che per i pazienti che utilizzano cannabis a scopo medico, non è previsto un divieto esplicito di guida e ha annunciato di stare lavorando a una circolare che chiarirà i comportamenti da adottare con chi utilizza farmaci, inclusi i cannabinoidi. Nel frattempo i pazienti potranno continuare a seguire il proprio piano terapeutico e le autorità giudiziarie valuteranno individualmente ogni situazione. In caso di fermo e positività al test, occorrerà in ogni caso dimostrare che si sta assumendo cannabis terapeutica su prescrizione medica. Sarà perciò fondamentale avere sempre a portata di mano una copia della prescrizione e dei documenti che attestino diagnosi e terapia.

Come i test antidroga rilevano il THC

I test antidroga individuano il THC e il suo metabolita principale, il THC-COOH che può rimanere nel corpo anche dopo che il THC attivo è stato metabolizzato. Il risultato è positivo se le sostanze superano una soglia chiamata cut-off, diversa a seconda del tipo di test e della sensibilità dell’esame.

  • Tamponi salivari: tracce rilevate fino a 24-48 ore, utile per controlli stradali. Soglia: 10 ng/ml

  • Analisi delle urine: rileva THC-COOH per 3-15 giorni (fino a 4 settimane per consumatori frequenti). Soglia: 50 ng/ml

  • Analisi del sangue: THC attivo rilevabile solo per poche ore, THC-COOH fino a una settimana. Soglia: 2 ng/ml

  • Analisi del capello: rileva il THC fino a 90 giorni, ma è meno comune

Per quanto riguarda le analisi della patente, si procede solitamente con i tamponi salivari e come abbiamo visto, a partire dall'attuazione della riforma, il test potrà essere effettuato anche su chi è perfettamente lucido e non dà alcun segno di alterazione psicofisica.

Come vengono effettuati i test?

La procedura inizia con test preliminari rapidi (test salivari) effettuati direttamente sul luogo del controllo, spesso tramite dispositivi portatili che consentono una valutazione immediata della possibile presenza di sostanze nel corpo del conducente. Qualora i risultati dei test rapidi risultino positivi si passa a esami dettagliati condotti in strutture sanitarie specializzate. In queste sedi, vengono analizzati campioni di sangue o altri fluidi biologici, come le urine, per escludere falsi positivi e confermare definitivamente l’assunzione di sostanze determinando con precisione il tipo di sostanza e la quantità rilevata. 

Cosa posso fare in caso di positività ai test?

Se si risulta positivi al THC o ad altri stupefacenti durante un controllo occorrerà dimostrare che l’assunzione è avvenuta per scopi terapeutici. Dovrai quindi fornire tutti i documenti utili allo scopo, prescrizioni mediche, documenti diagnostici e qualsiasi altro documento a tua disposizione. Potrai fare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni dall'avvenuta sanzione e la tua difesa potrebbe richiedere delle contro analisi scientifiche, purtroppo spesso molto costose, per dimostrare che l’uso della sostanza non ha compromesso la guida.

Falsi positivi: i limiti dei test salivari

Secondo il Manuale MSD, i test tossicologici utilizzati dalle forze dell' ordine per rilevare le droghe possono essere inattendibili e generare falsi positivi, attribuibili a determinati alimenti o farmaci. Ad esempio, i semi di papavero possono influire sui test per oppiacei, mentre medicinali comuni come la pseudoefedrina (per il raffreddore), antidepressivi triciclici e quetiapina possono simulare la presenza di anfetamine. Anche l'ibuprofene, un antidolorifico ampiamente utilizzato, potrebbe generare esiti falsi positivi per la cannabis. Questo tipo di errori evidenzia purtroppo i limiti degli attuali strumenti di screening.

Codice della strada: ultime notizie 2025

A breve la Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sulla legittimità della riforma del Codice della strada. Al centro della questione proprio le nuove disposizioni che riguardano la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, accusate di poter violare i principi della Costituzione.

Tutto è partito lo scorso 8 aprile, quando la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pordenone, Milena Granata, ha accolto l’istanza presentata dalla Procura e ha rimesso alla Corte una questione di legittimità costituzionale sul nuovo articolo 187 del Codice della strada. Ora sarà la Consulta a dire l’ultima parola.

codice-della-strada

Dieci regole d'oro per chi guida

Dopo avervi informato sulle questioni più importanti dell’argomento, concludiamo questo articolo promuovendo una guida sicura e responsabile e condividendo con voi le Dieci regole d’oro per chi guida 

  • Non guidare sotto l’effetto di alcol o sostanze.
  • Allaccia sempre la cintura di sicurezza.
  • Rispetta i limiti di velocità.
  • Non utilizzare il telefono mentre sei al volante.
  • Fermati in caso di stanchezza.
  • Controlla regolarmente il tuo veicolo.
  • Dai la precedenza ai pedoni e ai ciclisti.
  • Osserva le regole della segnaletica stradale.
  • Mantieni la distanza di sicurezza.
  • Sii prudente e rispetta gli altri utenti della strada.

CBD-guide-gratuite
CBD-guide-gratuite
Vuoi sapere tutto sul CBD?

Scarica una delle nostre guide gratuite e ottieni subito il 15% di sconto per il tuo prossimo ordine.

Vai alle guide

Lascia un commento

Leggi un altro dei nostri articoli

vademecum-operatori-della-filiera-canapa

VADEMECUM OPERATIVO PER OPERATORI DELLA FILIERA CANAPA

Una base documentale di supporto utile agli operatori della filiera canapa, utile in caso di...
cannabis-light-illegale-2024-ddl-sicurezza

Cannabis light illegale 2025: nuovo decreto sicurezza

In questo articolo sul nuovo DDL sicurezza, vogliamo raccontarti qualcosa in più della stretta sulla...
Gli endocannabinoidi

Gli endocannabinoidi

In questo articolo ti raccontiamo che cosa sono gli endocannabinoidi, a che cosa servono e...
Attacchi-di-panico-nel-cane-i-sintomi-per-riconoscerli

Attacchi di Panico nel Cane: i sintomi per riconoscerli

Per calmare gli attacchi di panico nel cane è necessario conoscere la causa del malessere...
gatto-stressato-e-cbd

Gatto stressato: calmalo con il CBD

Il tuo gatto sembra più nervoso del solito, si nasconde spesso o ha cambiato abitudini?...
calmante-per-cani

Calmante per cani naturale: quale scegliere

I nostri amici a quattro zampe, proprio come noi, possono sperimentare momenti di ansia, stress,...