Olio CBD: quando prenderlo?

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Se hai iniziato ad utilizzare l'olio CBD come parte della tua routine quotidiana, potresti esserti chiesto: "Qual è il momento migliore della giornata per assumere il CBD?"

La risposta potrebbe essere: "Dipende da ciò che stai cercando di ottenere assumendo il Cannabidiolo CBD, consigliamo però di assumerlo sempre a stomaco pieno."

Esistono vantaggi nell'assumere il CBD al mattino e vantaggi nell'assumerlo di sera.

Nell'articolo vedremo le differenze tra l’assunzione nei due diversi momenti della giornata. Capiremo anche se è possibile sviluppare una tolleranza al CBD o se sia necessario interrompere l'assunzione di CBD dopo un certo periodo.

Cominciamo.

É meglio prendere l'olio di CBD al mattino o alla sera?

Non c'è una regola fissa.

Utilizzare l'olio di CBD al mattino può essere d'aiuto per:

  • Iniziare la giornata con la mente lucida
    Il CBD aiuta a mantenere l'omeostasi nel sistema nervoso centrale, comportandosi come un regolatore, può aiutare a iniziare la giornata in modo più leggero ed equilibrato.

  • Aiutarti ad affrontare ansia e stress dalle prime ore del mattino
    Il CBD lavora per coinvolgere i recettori dei cannabinoidi nel nostro cervello, facilitando il rilassamento. Ecco perchè se sai che c'è una settimana particolarmente stressante alle porte, assumere CBD al mattino può aiutarti a superare la giornata facendoti sentire più rilassato e soddisfatto.

  • Lenire emicrania, dolori acuti e dolori cronici
    Pur non essendo un farmaco il CBD può essere di grande aiuto in caso di dolore cronico e acuto. Puoi utilizzarlo durante il giorno per ridurre in modo naturale i dolori mestruali, l'emicrania, i dolori muscolari e il dolore cronico.

Puoi prendere il CBD alla sera per:

  • Rilassarti dopo aver trascorso una giornata impegnativa
    Se hai bisogno di un modo sicuro e naturale per rilassarti dopo una giornata frenetica, il CBD è una scelta ideale per la tua serata.Favorisce il rilassamento di corpo e mente, migliora la qualità del sonno e può aiutare a mantenere sotto controllo i livelli di stress.

  • Rallentare un cervello iperattivo
    A volte, dopo una giornata impegnativa, il cervello ha molte schede aperte, un po' come un browser occupato sullo schermo del nostro computer. L'integrazione del CBD può aiutare a ispirare sentimenti di relax e tranquillità aiutando le persone a spegnere i loro pensieri frenetici e preparare la mente e il riposo notturno.

  • Migliorare il riposo notturno
    Alcuni problemi fisici o psicologici potrebbero compromettere una buona notte di sonno o rendere difficile il momento dell'addormentamento. Pensiamo per esempio alle malattie croniche o alla sindrome ansiosa. Il CBD è in grado di sostenere l'organismo in caso di dolore e l'ansia, contribuendo a promuovere un sonno confortevole e di lunga durata.
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CBD prima o dopo i pasti?

L'assunzione di CBD dopo i pasti è preferibile perchè può aumentare la biodisponibilità del composto, non solo il consumo di determinate pietanze può migliorarlo ulteriormente.

La biodisponibilità è la velocità e il grado con cui una sostanza viene assorbita e immessa nel flusso sanguigno, dove interagisce con i sistemi naturalmente presenti all'interno del nostro corpo. Quando si ingerisce un prodotto per via orale, i suoi principi attivi vengono assorbiti tramite l’apparato digerente.

Il CBD e altri composti vengono scomposti nello stomaco prima che l'intestino tenue li assorba per poi distribuirli attraverso i vasi che lo collegano direttamente al fegato. Nel fegato, una famiglia di enzimi chiamata citocromo P450 (CYP450) agisce sul CBD, metabolizzando i composti prima che vengano distribuiti in tutto il sistema circolatorio.

Durante questo processo, ciò che si verifica è un processo denominato metabolismo di primo passaggio, che scompone il CBD in più di 100 metaboliti diversi, molti dei quali non vengono utilizzati dal corpo e si degradano rapidamente. Questo processo diminuisce la concentrazione di CBD e quindi riduce la sua biodisponibilità. Il risultato è che la quantità di CBD che raggiunge il sistema sanguigno sarà minore, a causa appunto del metabolismo di primo passaggio.

Quando assumi l'olio di CBD insieme a determinati tipi di alimenti però, la perdita di concentrazione di CBD ha un impatto limitato perché questi alimenti aiutano il CBD a superare il processo di metabolismo di primo passaggio. Mescolando il CBD con il cibo, puoi aiutare a garantire che venga assorbita una concentrazione più significativa di CBD rispetto a quando usi il CBD a stomaco vuoto.

I tipi di alimenti ideali da mangiare con l'olio di CBD devono includere i trigliceridi a catena media e lunga, che sono acidi grassi. Questi acidi grassi fungono da potente agente legante per i cannabinoidi come il CBD. Sono rapidamente metabolizzati in energia dal fegato, quindi la perdita di concentrazione di CBD attraverso il metabolismo di primo passaggio è limitata. Gli acidi grassi a catena lunga sono quelli con 14 o più atomi di carbonio.

Si trovano nella maggior parte degli oli, dei grassi e di alcuni alimenti, tra cui:

  • Olio di cocco

  • Olio d'oliva

  • Olio di semi di soia

  • Olio di sesamo

  • Pesce (salmone, pesce azzurro)

  • Avocado

  • Uova

É possibile sviluppare una tolleranza al CBD?

Sebbene la ricerca abbia concluso che l'uso a lungo termine di marijuana contenente THC possa portare a tolleranza, sembrerebbe che l'uso a lungo termine del CBD potrebbe addirittura portare ad una tolleranza inversa.

"Tolleranza inversa" è un concetto che si riferisce al fenomeno in cui un individuo ha bisogno di una minore quantità di una sostanza per ottenere i suoi effetti desiderati. 

Pertanto, nel tempo, gli utenti che utilizzano CBD potrebbero trovare sollievo dai loro sintomi con dosi ridotte rispetto alle prime assunzioni.

Il CBD è un fitocannabinoide e i fitocannabinoidi sono simili nella struttura chimica agli endocannabinoidi che sono prodotti naturalmente all'interno del nostro corpo. Entrambi questi tipi di cannabinoidi interagiscono con i nostri sistemi endocannabinoidi (ECS). Il CBD può attivare indirettamente i nostri recettori e questo processo fa aumentare il numero di endocannabinoidi prodotti naturalmente nel nostro corpo. Più endocannabinoidi produce il corpo, meno olio di CBD occorrerà.

Sebbene il CBD non abbia effetti psicotropi o effetti collaterali rilevanti consigliamo sempre, oltre alla consultazione con il proprio medico, di iniziare con un dosaggio basso per testare la tolleranza iniziale. 

Aumentando gradualmente il dosaggio nel tempo, è probabile che si raggiunga una dose in cui gli effetti iniziano a stabilizzarsi. Una volta raggiunto questo livello di tolleranza, è possibile provare a ridurre il dosaggio poco alla volta.

Quando è necessario fare una pausa dal CBD?

Sebbene non sia necessario prendere una pausa dall’assunzione di CBD, potrebbe valere la pena farlo occasionalmente per capire se il livello generale di benessere è migliorato.

Tuttavia, per condizioni come l'ansia, le persone potrebbero avere difficoltà a interrompere l'assunzione di CBD se ha migliorato il loro umore per un lungo periodo di tempo. Fortunatamente il principio attivo non ha effetti collaterali negativi a lungo termine ed è considerato molto sicuro.

Come ricorda anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ci sono evidenze scientifiche che suggeriscano che il CBD possa causare una qualche forma di dipendenza e di astinenza.

Questo è un ulteriore elemento a suo favore considerando che è forse il parente più stretto del THC, noto, oltre che per i suoi effetti psicotropi, per stimolare diversi e a volte spiacevoli effetti collaterali quando gli abituali consumatori provano a sospenderne l’uso dopo un utilizzo prolungato.

Il CBD va sospeso in gravidanza e durante l'allattamento. Inoltre è necessario concordarne l'utilizzo con un medico in caso di assunzione di farmaci.

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CBD e astinenza da THC

Secondo uno studio del The Lancet Psichiatry il cannabidiolo si è rivelato utile nel ridurre il consumo di cannabis a base di THC.

Come questo studio suggerisce in effetti, il CBD potrebbe essere un supporto per aiutare le persone che devono gestire i sintomi di dipendenza da droghe. Inoltre, citando testualmente l’articolo: “La comprensione dei meccanismi attraverso i quali il CBD esercita i suoi molteplici effetti benefici nella ricerca futura potrebbe avanzare e aprire nuove prospettive per la prevenzione farmacoterapeutica della ricaduta nell'uso di droghe”.

Lo stesso studio conferma che il CBD non ha alcun tipo di effetto psicoattivo e non può dunque causare dipendenza.

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