Gli Omega-3 e Omega-6 sono acidi grassi polinsaturi. Gli acidi grassi omega-3, detti anche acidi grassi ω-3 o n -3, sono acidi grassi polinsaturi (PUFA) caratterizzati dalla presenza di un doppio legame a tre atomi di distanza dal gruppo metilico terminale nella loro struttura chimica. Sono ampiamente distribuiti in natura, essendo importanti componenti del metabolismo lipidico animale. I tre tipi di acidi grassi omega-3 sono l’acido α-linolenico (ALA, definito acido grasso essenziale, in quanto gli animali, compresi cani e gatti, non riescono a produrlo ma devono necessariamente assumerlo con l’alimentazione), presente negli oli vegetali, e l’acido eicosapentaenoico (EPA) eacido docosaesaenoico (DHA) (quest’ultimi definiti come “essenziali condizionati”).
Gli acidi grassi omega-6, chiamati anche n−6 o acidi grassi ω−6, sono una famiglia di acidi grassi polinsaturi, di origine vegetale, aventi il primo doppio legame C=C sul sesto atomo di carbonio contando dal fondo dell’acido grasso, il cui ultimo atomo è, appunto, definito carbonio ω (omega, ultima lettera dell’alfabeto greco). L’acido linoleico (18:2), l’omega 6 a catena più corta, è un acido grasso essenziale.
Gli omega-3 esercitano un ruolo strutturale (incorporati nelle membrane cellulari), antinfiammatorio, antiaggregante e fluidificante, positivo sulle patologie metaboliche (riducendo i trigliceridi in eccesso ), protettivo sugli eventi cardio-cerebro-vascolari e migliorativo su alcune funzioni cerebrali. Negli studi sugli animali, di fatto, gli acidi grassi polinsaturi Omega-3 hanno ridotto l’espressione di marker infiammatori con
riduzione della percezione del dolore (molto utile in condizioni di infiammazione acuta o cronico), della degradazione della cartilagine e dello stresso ossidativo; gli Omega-3 riducono la produzione di eicosanoidi (prostaglandine, trombossani, leucotrieni e metaboliti correlati), interleuchine e delle molecole coinvolte nelle interazioni infiammatorie tra leucociti e cellule endoteliali [28], un’azione molto utile per ridurre lo stato infiammatorio e per i disturbi caratterizzati da una risposta immunitaria attivata in modo inappropriato (quindi utili nella gestione delle malattie infiammatorie ed autoimmuni).
Gli Omega-3, dunque, risultano utili per alleviare l’infiammazione ed il prurito, diminuire la secchezza della pelle riforzandone la funzione di barriera protettrice e migliorando l’aspetto del pelo, contribuiscono a migliorare il sistema immunitario e rallentano i danni a cartilagine, epitelio dermico e intestinale.
Gli acidi grassi omega-6 sono essenziali perché sono i precursori dei cheratinociti, che si trovano nella pelle ed hanno una funzione protettiva per l’organismo, e anche per la struttura delle membrane cellulari stesse, perché sono precursori dei fosfolipidi che compongono le membrane cellulari. Inoltre, dall’Acido Arachidonico, che deriva dall’Acido Linoleico, si producono gli eicosanoidi (tra cui le prostaglandine, le prostacicline i trombossani e i leucotrieni), ovvero molecole importanti per l’infiammazione che, quando non eccessiva o inutile, è un importante processo difensivo per l’organismo (es. per contrastare agenti infettanti o rigenerare ferite). Quando si parla di Omega-3 e Omega-6, infatti, è importante considerare il rapporto tra loro, non tanto di singole quantità: un rapporto di circa 3:1 di Omega-6 e Omega-3 risulta ottimale al fine di bilanciare al meglio gli effetti di queste importanti molecole.