Che cos'è il CBD?
I prodotti Enecta:
- non sono medicinali;
- sono ottenuti da varietà di canapa iscritte nel Registro Comune Europeo e nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla l. 242/2016;
- sono destinati ad un uso cosmetico non orale;
- sono stati regolarmente notificati nel Portale Europeo dei Prodotti Cosmetici (CPNP).
SOMMARIO
Che cosa è il CBD?
Il cannabidiolo (CBD) è un principio attivo presente nelle piante di Cannabis sativa L. Più precisamente è un cannabinoide, ovvero una sostanza chimica di origine naturale. A differenza del THC o tetraidrocannabinolo, il CBD non ha effetti psicotropi. Infatti, a livello europeo il CBD non è considerato una sostanza stupefacente e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non inserisce il cannabidiolo tra le sostanze da tenere sotto controllo perchè non crea dipendenza o danni alla salute.
Cosa vuol dire la sigla CBD?
CBD sta per cannabidiolo. Il cannabidiolo è un cannabinoide che può interagire con i recettori presenti nel nostro sistema endocannabinoide, svolgendo una funzione riequilibrante. Per questa ragione, è in grado di supportare il corpo in caso di dolore, ansia, stress e disturbi del sonno.
Molte persone apprezzano il CBD e differenti studi scientifici stanno portando avanti ricerche sui suoi effetti benefici e sulle sue possibili applicazioni.
L'interesse da parte della comunità scientifica per il potenziale benefico dell'olio di CBD cresce ogni giorno perchè è già stato utilizzato per il trattamento di numerose problematiche e a oggi è tra le molecole principali alla base dei trattamenti di Cannabis Terapeutica.

Il CBD nella letteratura scientifica
Una revisione scientifica sul cannabidiolo ha indagato il CBD come supporto aggiuntivo in pazienti affetti da sindrome di Lennox-Gastaut o da sindrome di Dravet ha scoperto che il CBD aiuta a ridurre le crisi, sia come intensità che come frequenza.
Un articolo scientifico sull’utilizzo del cannabidiolo in psichiatria, analizza prove cliniche e precliniche e suggerisce che il cannabidiolo possa avere un ruolo importante nello sviluppo di nuove strategie terapeutiche nella sfera della salute mentale. Le prove cliniche si sono al momento concentrate sugli effetti del CBD sulla schizofrenia e sull'ansia.
Un altro articolo scientifico sul CBD, suggerisce che sia una sostanza sicura e non tossica, che non raggiunge le concentrazioni sieriche necessarie a produrre tossicità a lungo termine.
Cosa fa il CBD?
Il CBD ha un'azione lenitiva. Può essere utile quando il corpo è stressato e funziona come una sorta di riequilibratore. È un alleato naturale in caso di insonnia, ansia, stress, dolori mestruali, emicrania e dolore cronico. La sua azione consiste nell’interazione con il nostro sistema endocannabinoide. È come se il mandasse dei segnali positivi ai recettori, che si attivano per aiutarci a svolgere al meglio alcune delle nostre funzioni fisiologiche principali, come dormire, mangiare, percepire il dolore o regolare l’umore.


Il processo di estrazione del CBD
Tutto parte dai semi. I semi utilizzati da Enecta per la coltivazione e l’estrazione del cannabidiolo, appartengono a varietà di Cannabis iscritte al Registro Europeo e ammesse alle coltivazioni a uso industriale.
Si tratta quindi di canapa assolutamente legale, con un basso contenuto di THC (al di sotto dello 0,2% come previsto dai limiti di legge).
All'inizio del processo viene ricavato un estratto grezzo dalla pianta di canapa (cannabis). In questo estratto ci sono tanti componenti della pianta, il CBD e quantità minori di altri fitocannabinoidi, clorofilla, cera, terpeni e tutto ciò che si può estrarre nella prima fase di estrazione, che ha l'aspetto di una melassa scura e che conserva al suo interno l’intero spettro di molecole della canapa.


Partendo da questo primo estratto, si susseguono varie fasi di raffinazione, che conducono man mano a ottenere una sempre maggiore purezza all’interno del prodotto finale.
Quanto più andiamo a raffinare il prodotto e quanto più si focalizza l'attenzione solo su una molecola specifica, tanto più nell'estratto finale possono essere rintracciate alte percentuali di CBD e una quantità decisamente inferiore di tutte le altre sostanze.
Una volta superata la soglia dell'80% di purezza del CBD all'interno dell'estratto, questo inizia a solidificare o, usando il termine specifico, a cristallizzare. Solo in questa fase si possono individuare i primi cristalli all’interno dell’estratto.
Il processo di raffinazione prosegue fino a eliminare interamente ciò che non sia CBD puro per ottenere un estratto finale puro al 99% e oltre: in pratica, con i cristalli, gli stessi presenti all’interno dei nostri prodotti, abbiamo la molecola pura di CBD.
Come interagisce il CBD?
Il CBD può, secondo importanti studi scientifici e le esperienze di chi l’ha provato, modulare alcuni meccanismi che già sono esistenti e in atto all’interno del nostro organismo. In sostanza, quando si attua uno squilibrio o uno scompenso, la modulazione provveduta dal CBD - che agisce, ad esempio, sul sistema immunitario o indirettamente su un processo infiammatorio - tende a ripristinare l'equilibrio originario. Il CBD comporta quindi una modulazione indiretta di una alterazione del sistema endocannabinoide umano che può essere stata provocata da patologie o traumi.
CBD e sistema endocannabinoide
Il sistema endocannabinoide (ECS) è un complesso biologico presente all'interno corpo umano che agisce sulla regolazione di una grande varietà di processi sia fisiologici che cognitivi, come l’appetito, la sensazione di dolore o l’umore. E’ composto da una serie di specifici recettori che interagiscono con i cannabinoidi. I recettori cannabinoidi sono quindi come caselle di posta che ricevono le informazioni dai fitocannabinoidi, “messaggeri” che agiscono all’interno del nostro corpo, e si dividono in due tipologie, denominate CB1 e CB2.
I cannabinoidi
Sono composti chimici capaci di interagire con questi recettori specifici, e si possono trovare in tre forme: endogena, naturale e sintetica.
Cannabinoidi endogeni (endocannabinoidi)
Sono composti organici che si generano all’interno del corpo umano e agiscono nell’ambito del sistema nervoso centrale e periferico. Si tratta, di fatto, di una classe di messaggeri lipidici capaci di interagire con i recettori cannabinoidi che costituiscono il sistema endocannabinoide. Per il momento sono cinque gli endocannabinoidi noti alla comunità scientifica: anandamine, arachidonoglicerolo, noladin, virodamina, N-arachidonoildopamina.
Il CBD è uno dei principali fitocannabinoidi
Cannabinoidi naturali
(fitocannabinoidi)
I fitocannabinoidi sono presenti nella Cannabis (Canapa) e sono concentrati nella sua resina viscosa. Per il momento, la ricerca scientifica è riuscita a identificare come minimo 113 differenti cannabinoidi presenti all’interno della cannabis. La scienza ha studiato - e continua a studiare - in particolare i tre fitocannabinoidi maggiormente presenti nella Cannabis: il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), il cannabidiolo (CBD) e il cannabinolo (CBN). Oltre ai tre fitocannabinoidi principali, è necessario considerare la presenza del cannabigerolo (CBG): un cannabinoide non psicoattivo scoperto intorno al 1964. Il cannabigerolo (CBG) è composto dall’acido cannabigerolico (CBGA). Questo, durante la fase di maturazione della pianta, può trasformarsi grazie all’azione di alcuni enzimi negli altri cannabinoidi già citati.
Cannabinoidi sintetici
Sono realizzati in laboratorio per poi essere impiegati a scopo terapeutico come componente di vari farmaci. Questi simulano le caratteristiche degli endocannabinodi, interagendo con i recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide dell’organismo.
riduce la percezione del dolore grazie alla sua azione sull’ECS, presente all’interno del corpo umano. I cannabinoidi si legano infatti ai recettori presenti all’interno del cervello e stimolano risposte in diverse zone del corpo, favorendo meccanismi neurologici benefici.
Il cannabidiolo ha dimostrato avere una potenziale azione di riduzione dello stress ossidativo che può colpire le cellule cerebrali, grazie anche al suo potere antinfiammatorio.
l’olio di CBD può facilmente ridurre questo disturbo, trattando efficacemente i sintomi di rigetto. L’olio è facilmente digeribile, non contiene componenti chimici e non sprigiona i sapori sgradevoli dei normali farmaci antiemetici, ricchi di antiacidi e bismuto.
noto per le sue caratteristiche calmanti, l’olio di CBD, così come i cristalli, ha anche caratteristiche energizzanti, grazie alla sua azione detossinante e alla capacità di rafforzare le cellule, contribuendo alla loro corretta rigenerazione. È anche un ottimo antiossidante, secondo uno studio del 2008, addirittura migliore delle vitamine C e E.
è stato dimostrato che mitiga i sintomi associati al Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS) e al Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), che secondo diverse ricerche sono causati anche da una carenza di anandamide all’interno dell’ECS.
alcune prove scientifiche suggeriscono che il cannabidiolo potrebbe aiutare a trattare la schizofrenia ed altri problemi di salute mentale, come il disturbo bipolare.
il CBD potrebbe essere molto efficace all’interno di terapie per trattare alcune forme di epilessia infantile, tra cui la Sindrome di Dravet. A sostenerlo sono i risultati di diverse importanti ricerche scientifiche.


Le forme del CBD
Il CBD si può trovare sotto forma di:
- olio di CBD
- cristalli di CBD
- creme e lozioni a base di CBD
- infiorescenze di CBD
- e-liquid con CBD
L'olio di CBD lenitivo è uno dei prodotti più conosciuti, può essere caratterizzato dalla presenza di diversi fitocannabinoidi ed essere quindi un prodotto full-spectrum.
Creme e lozioni con cannabidiolo sono la base di una cosmetica antiossidante e lenitiva.
I cristalli sono caratterizzati dalla presenza di un unico componente della cannabis (canapa), come CBD o CBG. Si assumono preferibilmente attraverso un vaporizzatore adatto allo scopo, in grado di controllare la temperatura.
Gli e-liquids sono caratterizzati dalla presenza di un aroma naturale al CBD e si usano per uno svapo senza nicotina.
Le infiorescenze di CBD infine, sono un'ulteriore alternativa alla nicotina.


THC e CBD: analogie e differenze
Entrambi sono estratti dalla Cannabis.
Il THC è una sostanza psicotropa, al contrario del CBD che, oltre a non avere effetti psicotropi, può aiutare a contrastare gli effetti indesiderati del THC.
Quando si parla di THC si usa spesso il termine marijuana, parlando di CBD invece, si utilizzano più spesso i termini canapa o cannabis sativa.
Il THC si lega al recettore CB1, presente nel sistema nervoso centrale, il cannabidiolo invece, interagisce soprattutto con il recettore CB2, presente in varie zone del corpo umano, in maniera particolare nel sistema immunitario.


CBD e cannabis light
Proviamo a fare un po' di chiarezza: prima di tutto "Cosa significa Cannabis Light?"
La sostanza chiamata – forse in maniera troppo semplicistica “Cannabis Light”, è da intendersi come l’intera gamma di vari preparati derivati da infiorescenze essiccate di canapa in cui la concentrazione di THC sia compresa tra lo 0,2% e lo 0,6%.
Light (leggero) è l’aggettivo che indica, per l’appunto, una bassissima o inesistente concentrazione del principio attivo che è responsabile degli effetti psicotropi della cannabis. Spesso la si trova anche sotto il nome di Marijuana Light.
In questo momento storico, per molti, CBD e Cannabis light sono associate principalmente alle infiorescenze (quelle denominate “ad uso tecnico”), proprio per il grande sviluppo commerciale che hanno avuto in Italia e nel mondo, con l’apertura di numerosi shop dedicati, all’interno dei quali è possibile trovare diversi prodotti a base di Cannabis, come i già citati fiori, i semi o anche gli oli.
Le genetiche di cannabis sativa ad alto contenuto di CBD sono le migliori per produrre prodotti a base di CBD, ecco perchè abbiamo sviluppato le nostre genetiche ad alto contenuto di CBD e le abbiamo registrate nel Registro Europeo, posizionandoci come leader nel settore a livello europeo.


CBD, THC, Sativa e Indica. Quali differenze nelle concentrazioni?
In genere, la Cannabis Indica contiene livelli più elevati di delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), mentre la Cannabis Sativa, ne contiene meno. .
La selezione, la cura e il monitoraggio nel corso della crescita, permettono ai coltivatori di “regolare” le quantità di cannabinoidi presenti nel fitocomplesso. Sono questi - anche - i motivi che dovrebbero spingere il consumatore a scegliere un prodotto sicuro e certificato anche in base alle reali percentuali di principi attivi presenti.
Enecta utilizza esclusivamente semi certificati secondo le norme di Legge, con una presenza di THC non superiore allo 0.2%.
Le coltivazioni Enecta vengono curate seguendo le regole del protocollo GMP, Good Manufacturing Practices. Le regole contenute nei protocolli GMP tengono in considerazione qualsiasi aspetto della filiera produttiva, a partire dalla natura del prodotto, fino all'ambiente di produzione e all'idoneità del personale impiegato nel processo produttivo.
Le piante di canapa utilizzate da Enecta provengono da coltivazioni esclusivamente italiane che seguono scrupolosamente i parametri GACP - Good Agricultural and Wild Collection Practices for Medicinal and Aromatic (Culinary) Plants.
Le piante vengono raccolte nel rispetto del loro tempo naturale di maturazione e crescita. È proprio attraverso la cura di questo processo che Enecta garantisce la precisione nel dosaggio delle componenti dei propri prodotti.


Come cambiano le percentuali di cannabinoidi tra Cannabis sativa e Cannabis indica?
Non c’è una risposta netta a questa domanda. La percentuale di ciascun cannabinoide (con particolare riferimento al CBD e al THC) può variare in base a diversi elementi, tra cui il luogo di coltivazione, la variante che è stata scelta, i cicli stagionali e così via.
Tuttavia è molto comune parlare di risultati percepiti differenti tra le due “specie”. In genere, la Cannabis Indica viene considerata tendenzialmente “sedativa”, mentre all’altra si associa un effetto “stimolante”.
Alcuni studi, inoltre, hanno mosso l’ipotesi che questa differenza derivi tanto dai cannabinoidi, quanto dai terpeni, ipotesi che ribadirebbe l’importanza del cosiddetto effetto entourage: l’azione combinata dell’insieme di tutte le sostanze che compongono la cannabis.
Il mircene, ad esempio, oltre a conferire alla pianta un profumo simile a quello dei chiodi di garofano, ha la capacità di aumentare la permeabilità cellulare e, di conseguenza, comportare un assorbimento dei cannabinoidi più rapido.
Il limonene, invece, è il secondo terpene per quantità presente nella cannabis ed è noto per il suo aroma di agrumi. Nel 2014 uno studio pubblicato su Food Chemistry ha messo in luce come il limonene avesse spiccate proprietà antinfiammatorie.
Al momento sono stati individuati, tra le varietà, più di 100 terpeni presenti nelle piante di cannabis e responsabili dei differenti aromi che è possibile rilevare. Il loro ruolo nel determinare gli effetti delle varie specie di Cannabis viene ancora oggi studiato, nel tentativo - sempre più concreto - di svelare i “segreti” dell’effetto entourage.
Le più recenti pubblicazioni scientifiche sul Cannabidiolo (CBD):
- Cannabidiolo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32310508/
- Guida all'olio di CBD e all'olio di Canapa: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31447137/
- Fitochimica della Cannabis Sativa L: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28120229/
- Le proprietà antiossidanti e anti infiammatorie del CBD: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31881765/
- Il CBD nel trattamento dell'epilessia farmaco resistente: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28188044/
- Una panoramica degli studi pubblicati circa gli effetti e le proprietà del CBD: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30730563/
- Effetti collaterali e sicurezza del CBD: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22129319/?from_term=cbd+side+&from_pos=1
- Considerazioni pratiche sull'assunzione e dosaggio di Cannabis Terapeutica e CBD: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29307505
- Che cos'è e come funziona la Cannabis Terapeutica: https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/cose-e-come-funziona-la-cannabis-terapeutica
- Il cannabidiolo: https://it.wikipedia.org/wiki/Cannabidiol
Enecta, sinonimo di qualità e sicurezza
Enecta, azienda con una lunga esperienza in estratti di cannabis per il mercato terapeutico, ha da sempre scelto di inserire nei propri prodotti esclusivamente prodotti di alta qualità e realizzati in Italia.