CBD illegale: il CBD è legale in Italia?

Indice dei contenuti
olio-cbd

11 settembre 2024: il TAR sospende il decreto CBD

Introduciamo questo articolo con un video di Jacopo Paolini, uno dei soci fondatori, che ci spiega alcuni punti fondamentali del Decreto sul CBD pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 6 luglio 2024 e condivide un'osservazione importante relativa alla precedente reazione del TAR del Lazio allo stesso Decreto nel 2023 e poi ci aggiorna sulla situazione del CBD nel Regno Unito raccontando di una situazione molto distante dalla nostra.

L'11 settembre 2024 il TAR del Lazio ha sospeso il decreto emanato dal Ministero della Salute il 6 luglio 2024, che avrebbe classificato le formulazioni orali contenenti cannabidiolo (CBD) come sostanze stupefacenti. Con questa sentenza, i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dall'associazione Imprenditori Canapa Italia (ICI), fissando la prossima udienza per il 16 dicembre 2024.

Ricordiamo che il decreto prevedeva l'inserimento degli estratti di cannabis nella sezione B della tabella dei medicinali relativa agli stupefacenti e alle sostanze psicotrope, vietandone la commercializzazione in negozi, erboristerie e tabaccherie.

L'associazione ICI ha commentato positivamente la decisione del tribunale, affermando che il collegio giudicante ha riconosciuto la validità delle loro argomentazioni e sottolineando ancora una volta i gravi rischi economici e sociali che l'attuazione del decreto avrebbe potuto causare.

Questa sospensione rappresenta un'ulteriore vittoria per il settore della canapa e del CBD, che sarebbe stato gravemente e ingiustamente penalizzato. Anche i giudici hanno messo in luce le potenziali conseguenze dannose per gli agricoltori, gli imprenditori e tutti i lavoratori coinvolti settore della canapa.

Il CBD in Italia dal 2020 al 2024

  • Nel 2020, il ministro Roberto Speranza emana un decreto (1 Ottobre 2020) per inserire il CBD ad uso orale nella tabella dei medicinali estratti da sostanze stupefacenti. Il 28 Ottobre dello stesso anno, a seguito di numerose proteste da parte di cittadini, aziende produttrici e associazioni che utilizzano la Cannabis a scopo terapeutico e probabilmente anche a fronte di una consapevolezza sul danno economico per l’Italia, Speranza firma un nuovo decreto che sospende il primo e mette temporaneamente al sicuro il CBD dall’essere definito sostanza stupefacente

  • A distanza di tre anni, il 7 agosto 2023, il ministro della salute Schillaci firma un decreto che revoca a sua volta il precedente decreto di sospensione di Speranza. Pertanto dal 20 settembre 2023,  “le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo” verranno inserite nella tabella dei medicinali estratti da stupefacenti, che è allegata al Testo Unico degli Stupefacenti

  • Come comunicato da Imprenditori Canapa Italia, dopo il ricorso presentato dall'associazione al TAR del Lazio il 3/10/23, il Collegio Giudicante ha sospeso in via cautelare l'applicazione del Decreto del 7 agosto 2023 entrato in vigore il 20 settembre 2023

  • La sospensione del decreto è stata effettiva fino alla data della Camera di Consiglio del Collegio Giudicante, fissata al 24/10/2023. Il 24. 10. 2023, la Corte ha deciso di mantenere il decreto sospeso fino all'emissione del giudizio, fissato al 16. 01.2024

  • 6 Luglio 2024: il Ministero della Salute emana un nuovo decreto che viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e che inserisce i prodotti ad uso orale a base di CBD nella sezione B della tabella dei medicinali relativa alle sostanze stupefacenti e psicotrope. Questa decisione ignora il provvedimento del TAR del Lazio che aveva sospeso il precedente Decreto del 2023 dal contenuto identico. Inoltre, non tiene conto delle evidenze scientifiche in favore del CBD e anzi cita la raccomandazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nonostante questa inviti i paesi UE a non inserire il CBD in alcuna tabella di medicinali e/o stupefacenti

  • 11 settembre 2024: il Tar del Lazio sospende di nuovo il decreto e fissa una nuova udienza per il 16 dicembre 2024

A guardar bene i dati, sembra che l'Italia vada completamente fuori strada rispetto alle linee europee, senza preoccuparsi di mettere in crisi un intero settore e provocare danni economici e occupazionali.

Per fortuna però delle possibili conseguenze se ne preoccupa il Tar, che ha deciso di tener conto anche delle ragioni e dei diritti dei lavoratori della filiera. Il provvedimento giudiziale di sospensione infatti, ha come scopo quello di tutelare i venditori di CBD e tutti i lavoratori della filiera, durante lo sviluppo del processo.

Di solito, la sospensione cautelare non viene concessa se non in presenza della sensazione dei giudici che vi sia una certa fondatezza nelle motivazioni del ricorso

Quali sono i punti deboli del decreto sul CBD?

Ecco alcuni dei punti deboli del decreto sul CBD, che ormai si presenta ogni anno come un compleanno:

  • La convenzione Internazionale sugli Stupefacenti del 1961 non considera il Cannabidiolo (CBD) una sostanza stupefacente

  • L’Organizzazione Mondiale della Sanità specifica che non è una sostanza da tenere sotto controllo perchè non crea danni né dipendenza

  • La posizione italiana è in contrasto con le posizioni delle autorità francesi, inglese e tedesche, che hanno escluso l’inserimento del CBD nelle tabelle nazionali degli stupefacenti

  • La posizione italiana è in contrasto con la normativa e la giurisprudenza comunitaria che, per natura, sono di fonte superiore alle leggi italiane. Come stabilito nel 2020 dalla Corte di Giustizia Europea, il cannabidiolo non può essere considerato una sostanza stupefacente e pertanto “uno Stato membro non può vietare la commercializzazione del cannabidiolo (CBD) legalmente prodotto in un altro Stato membro, qualora sia estratto dalla pianta di Cannabis sativa nella sua interezza e non soltanto dalle sue fibre e dai suoi semi”

  • Il decreto si riferisce alle “composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo”. Quindi, per ora, il CBD per inalazione probabilmente continuerà a circolare liberamente. Questa distrazione fa luce sul fatto che alla base del decreto non ci sia una volontà di evitare un eventuale rischio per la salute dei consumatori, ma un altro tipo di interesse

  • Il decreto risulta in contraddizione con la stessa normativa italiana ed in particolare la L. 242/2016 che permette la coltivazione di varietà di canapa per ottenere, tra i vari prodotti, anche quelli di tipo alimentare.

  • Il decreto risulta ambiguo in molte sue parti. Ad esempio, non chiarisce se il divieto riguardi i prodotti per uso orale che siano composti in parte da CBD o esclusivamente i prodotti composti unicamente da CBD come sostanza isolata.

agricoltori-in-campi-di-canapa-organica

L'informazione prima di tutto, il CBD non è uno stupefacente.

Già una precedente ordinanza emessa il 16 gennaio 2024 dal Tar del Lazio precisava che il CBD non è illegale. Anche allora l'ordinanza aveva accolto la richiesta del Ministero della Salute di rinviare la decisione della causa riguardante l'annullamento del Decreto 28.10.2020, che prevedeva l'inserimento delle composizioni ad uso orale di CBD nella sezione B della tabella dei medicinali.

Precedentemente, il 26 ottobre 2023, il Tar del Lazio, aveva confermato la sospensione del Decreto del 7 agosto 2023, che avrebbe voluto trattare il CBD come una sostanza stupefacente e illecita.

La nuova udienza era stata fissata per il 16 gennaio 2024. Il 16 Gennaio 2024 la decisione è stata posticipata al 24 settembre 2024.

Il Tar ha espresso diverse perplessità sulla motivazione del decreto che "appare priva della richiesta integrazione istruttoria e non sufficientemente chiara in ordine al profilo degli accertati concreti pericoli di induzione di dipendenza fisica o psichica".

La decisione del Tar sottolinea l'insensatezza e l'antigiuridicità del Decreto nonchè l'importanza di rispettare la normativa comunitaria europea e salvaguardare gli attori italiani presenti nella filiera.

CBD illegale in Italia: chi ne paga le conseguenze?

Il mercato della cannabis light in Italia genera circa 150 milioni di euro l’anno e impiega più di 10.000 persone. Dalla sua entrata in vigore ci saranno danni economici ma anche sociali se pensiamo ai posti di lavoro.

I primi a farne le spese potrebbero essere i piccoli rivenditori, come le erboristerie o i negozi di cannabis light. Il decreto potrebbe avere un impatto notevole anche sui negozi online, che a seconda delle linee guide che seguono, vaglieranno la strada da prendere per ridurre l’impatto al minimo. In generale, tutte le aziende che hanno investito in produzione, trasformazione e commercializzazione del CBD pagheranno in un modo o nell'altro il peso di questo decreto.

Come puoi immaginare, la filiera legata al CBD è composta da diversi attori, quelli di seguito sono solo alcuni tra i principali:

  • I coltivatori di cannabis legale certificata
  • Le aziende che si occupano di estrazione di CBD 
  • I laboratori che si occupano di miscelazione di principi attivi
  • I laboratori di terze parti che si occupano di effettuare le analisi sul principio attivo
  • I reparti packaging
  • I rivenditori
  • I reparti marketing

Questa grande filiera, che non può restare invisibile, ha letteralmente costruito il mercato del CBD, generando un utile importante per il paese e dando lavoro a tante realtà diverse, anche e soprattutto a realtà locali a basso reddito o a giovani imprese formate da under 35. 

Un utilizzo di CBD di tipo esclusivamente farmaceutico la sconvolgerebbe creando un danno economico e occupazionale non da poco e lasciando spazio alle aziende straniere che ne approfitteranno per appropriarsi di una fetta importante del mercato italiano, come già stanno facendo, a discapito di chi ha scelto di investire lavorando in questo paese.

Inoltre, come emerge da un sondaggio effettuato da Swg e Cannabis Terapeutica sul nuovo decreto e sul nuovo inquadramento del CBD a cui hanno partecipato circa 1600 persone, in Italia c’è grande scontento da parte di chi utilizza il cannabidiolo rispetto alle nuove misure del governo. Il 92% degli intervistati è preoccupato dal possibile aumento dei costi del CBD, circa il 90% è convinto che il nuovo decreto sul CBD avrà conseguenze negative sulla propria salute e più del 50% ha paura che farà fatica a reperire il CBD con facilità.

16 luglio 2024 la Food Standards Agency dice: il CBD è sicuro

Mentre l’Italia si ostina a considerare il CBD al pari una sostanza stupefacente, ignorando il parere dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle più autorevoli voci scientifiche internazionali, il resto del mondo avanza verso il progresso.

Il 16 luglio 2024 anche la Food Standards Agency (FSA) del Regno Unito ha rilasciato una valutazione positiva di sicurezza per l'isolato di CBD naturale. Il parere scientifico dell’FSA è stato reso noto nel corso della procedura che EIHA (European International Hemp Association) sta portando avanti insieme a Enecta e ad altre aziende partner per l’approvazione del CBD come Novel Food in UK. 

Nel comunicato la FSA ha specificato in modo chiaro ed inequivocabile che il CBD è una sostanza sicura e completamente priva di rischi per la salute umana secondo le condizioni di utilizzo proposte da EIHA nella sua Applicazione “RP427”. Questa valutazione permette ai prodotti con CBD associati alla domanda presentata da EIHA di avanzare alle fasi di controllo successive per ottenere l'approvazione definitiva in Regno Unito.

Quando anche l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) rilascerà il suo parere sulla sicurezza del CBD per la salute umana (e succederà presto) il CBD potrà essere presente negli scaffali dei negozi di tutta l’Unione Europea e l’Italia resterà indietro. E mentre Paesi come il Regno Unito, la Grecia, la Francia o la Repubblica Ceca, stanno facendo il possibile per integrare il CBD nel mercato legale e favorire la crescita economica e il progresso scientifico del loro paese, noi vediamo sfumare importanti opportunità economiche e sociali a causa di posizione miopi e retrograde.

Questo grande divario che ci vede andare in direzione ostinata e contraria al resto del mondo, crea vulnerabilità e scontento tra coltivatori e gli imprenditori italiani, che si troveranno ad affrontare importanti perdite economiche, ma anche tra i consumatori, che avranno molte difficoltà nel reperire CBD di qualità a prezzi accessibili.

La situazione legislativa del CBD in Europa

L’Unione Europea ha preso posizione a favore del CBD in diverse occasioni. 

In particolare, va menzionata la famosa sentenza “Kanavape” (C-633/18) della Corte di Giustizia Europea.

In tale occasione i giudici europei hanno stabilito che “Uno Stato membro non può vietare la commercializzazione del Cannabidiolo (CBD) legalmente prodotto e
commercializzato in un altro Stato membro, qualora sia estratto dalla pianta di
Cannabis sativa nella sua interezza e non soltanto dalle sue fibre e dai suoi
semi” e che eventuali provvedimenti restrittivi a tutela della salute pubblica
devono basarsi su “dati scientifici disponibili” e non su “considerazioni
puramente ipotetiche”.

Inoltre, in quell'occasione, la Corte ha precisato che un’interpretazione della Convenzione Unica degli Stupefacenti che implichi la classificazione del CBD come stupefacente “sarebbe contraria allo spirito generale di tale Convenzione e al suo obiettivo di tutelare “la salute fisica e psichica dell’umanità” in quanto“ allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, di cui è necessario tener conto, a differenza del
tetraidrocannabinolo (comunemente noto come THC), anch’esso un cannabinoide
ottenuto dalla canapa, il CBD in questione non risulta avere effetti psicotropi
né effetti nocivi per la salute umana”.

Pertanto, la sentenza della CGUE ha chiarito due punti importanti.

Oltre a quanto sopra inoltre:

a) il CBD naturale è stato inserito da qualche anno nel Cosing (Cosmetic ingredient Database) ed è quindi un ingrediente legalmente ammesso nei cosmetici prodotti e venduti in Unione Europea;

b) l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) sta attualmente valutando la richiesta di EIHA (European International Hemp Association) e di Enecta di autorizzare il commercio del CBD come Novel Food in Unione Europea. Il  parere definitivo di tale Autorità dovrebbe essere rilasciato entro il 2025.

Già nel 2017 l ’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) affermava che le preparazioni di cannabidiolo puro, con meno dello 0,2% di THC, non devono essere sotto controllo internazionale perché non creano danni né dipendenza

In Germania, il 26 maggio 2021, il Tribunale amministrativo di Düsseldor ha annullato il divieto cittadino di vendere prodotti con CBD naturale;

In Francia il Consiglio di Stato di Parigi, con ordinanza 24 gennaio 2022, ha sospeso l’ordinanza governativa che limitava l'impiego di fiori e foglie di canapa alla sola produzione industriale di estratti e il Conseil d’État francese, con sentenza 29 dicembre 2022, ha annullato definitivamente tale provvedimento;

La Corte Suprema amministrativa di Varsavia, con sentenza 17 febbraio 2022, ha annullato il provvedimento del Chief Sanitary Inspector che qualificava la Cannabis Sativa L. come novel food;

CBD e UK

Anche in Regno Unito EIHA, insieme ad Enecta e ad altre aziende partner, sta portando avanti una domanda di autorizzazione per il commercio di CBD come Novel Food.

Nell’ ambito di tale procedura, l'FSA (Food Standard Agency) del Regno Unito ha recentemente rilasciato il proprio parere scientifico, assicurando che il CBD non presenta rischi per la salute pubblica né svantaggi nutritivi, secondo i quantitativi e le modalità d’uso proposte da EIHA nella sua applicazione.

La domanda dovrà ora affrontare gli ultimi step prima di ricevere l’approvazione definitiva.

Posso continuare ad acquistare i prodotti a base di CBD Enecta?

Assolutamente sì e in completa tranquillità. Ti aspettano i tuoi prodotti, con la stessa qualità e la stessa sicurezza di sempre e tante sorprese e nuovi prodotti in arrivo.

Qualsiasi cosa accada potrai continuare ad acquistare i nostri prodotti sul nostro sito perchè comprare i prodotti Enecta in Italia resta legale e sicuro. Faremo in modo che tu possa avere a disposizione CBD di qualità a un prezzo accessibile, in qualunque scenario. La nostra posizione di leadership nel settore, costruita in 10 anni di lavoro e ricerca, ci permette anche in questo momento sfidante, di non scendere a compromessi sulla qualità e sul prezzo dei nostri prodotti.

Difenderemo sempre il nostro lavoro e le tue necessità. Come una delle prime aziende del settore in Italia, ci stiamo muovendo per aprire un dialogo costruttivo con le istituzioni in modo da far sentire la nostra voce e provare a difendere i diritti sia di chi lavora nella filiera della canapa, sia di chi la utilizza per trarne beneficio.
Se ti va di sostenere la nostra causa, potresti raccontare la tua esperienza con il CBD e dare la tua opinione con una recensione su Trustpilot . Speriamo tu possa continuare a supportarci con la stessa fiducia di sempre, scegliendo il nostro CBD.

Dolore
Olio di CBD 10% - Enecta.it
...

Olio di CBD 10%

Olio di CBD 10% - Dolore, dolore moderato

€31.95
DOLORE
Cannabis Oil Capsule: le Capsule di CBD - Enecta.it
...

Cannabis Oil Capsule: le Capsule di CBD

Capsule di CBD 10% - Dolore, dolore acuto

€31.95
Dolore
Olio di CBD 24% - Enecta.it
...

Olio di CBD 24%

Olio di CBD 24% - Dolore intenso, dolore cronico

€79.95
ANSIA E STRESS
Olio di CBD full spectrum 5% - 10ml - Enecta.it
...

Olio di CBD full spectrum 5% - 10ml

Olio di CBD 5% - Stress e ansia leggera

€21.95
ANSIA E STRESS
Olio di CBD full spectrum 15% - 10ml - Enecta.it
...

Olio di CBD full spectrum 15% - 10ml

Olio di CBD 15% - Ansia, attacchi di panico

€45.00
ANSIA E STRESS
Olio di CBD 30% full spectrum - 10ml - Enecta.it
...

Olio di CBD full spectrum 30% - 10ml

Olio di CBD 30% - Esaurimento nervoso, burn-out

€84.95
Dormire
CBNight FORMULA Classic - 30 ml - Enecta.it
...

CBNight FORMULA Classic - 30 ml

Gocce per dormire e ripristinare il naturale ciclo sonno-veglia.

€24.95
Dormire
CBNight FORMULA PLUS - 30 ml - Enecta.it
...

CBNight FORMULA PLUS - 30 ml

Gocce per dormire forti e naturali per disturbi del sonno intensi

€37.95
ANSIA E STRESS
Caramelle con CBD Full Spectrum - Enecta.it
...

Caramelle con CBD Full Spectrum

Un alleato naturale in caso di ansia e stress

€13.95
Vuoi saperne di più sul CBD?

Scarica una delle nostre guide gratuite e ricevi subito il 15% di sconto per il tuo prossimo acquisto.

Vai alle guide

Leggi un altro dei nostri articoli

olio-cbd-quando-prenderlo

Olio CBD: quando prenderlo?

Il CBD può essere assunto sia al mattino che alla sera, a seconda delle esigenze....
cbd-disturbi-endocrini

CBD e ormoni: come agisce il cannabidiolo sui disturbi endocrini?

Parliamo dei disturbi del sistema endocrino e del potenziale ruolo del CBD nella funzione tiroidea.
cbd-e-depressione

CBD e depressione: tutto quello che devi sapere

Interagendo con i recettori del sistema endocannabinoide, il CBD aiuta a ridurre i sintomi della...
10 consigli per la tua night routine

10 consigli per la tua night routine

10 consigli per la tua night routine da applicare subito per migliorare la qualità del...
Matricaria chamomilla - Camomilla: proprietà e benefici

Matricaria chamomilla - Camomilla: proprietà e benefici

La camomilla è il classico rimedio della nonna, che profuma d’infanzia e ha il tepore...
Lavanda: proprietà e benefici

Lavanda: proprietà e benefici

La lavanda è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, conosciuta soprattutto per...