10 rimedi naturali per il mal di testa che devi conoscere

ll mal di testa è fastidioso e arriva spesso senza avvisare. Può comparire dopo una giornata carica di impegni, troppe ore davanti al computer, una notte di sonno agitato o un semplice calo di idratazione. Altre volte invece può essere più ostinato e pulsante, accompagnato da nausea e fastidio per la luce: in questo caso si parla di emicrania, una condizione che riguarda milioni di persone e che può trasformare una giornata normale in un percorso a ostacoli.

Prima di ricorrere ai farmaci, molti preferiscono partire da rimedi naturali, soluzioni semplici che aiutano a capire se il dolore può essere gestito con piccoli accorgimenti, cambiamenti di abitudini o supporti dolci ma efficaci. Non tutti i rimedi sono uguali e non tutti funzionano per ogni tipo di mal di testa, ma alcuni sono supportati da evidenze scientifiche chiare e possono offrire un sollievo concreto.

In questo articolo parleremo di 10 rimedi naturali, tra cui il CBD, che vale davvero la pena conoscere.

Ecco 10 rimedi naturali per il mal di testa che potresti integrare nella tua routine

• Idratazione costante

• Impacchi freddi

• Magnesio

• Cannabidiolo (CBD)

• Yoga

• Melatonina

• Cannabis terapeutica

• Fisioterapia

• Menta piperita

• Vitamina B2

• Riboflavina

Approfondiamoli uno ad uno.

• Idratazione costante: la disidratazione è riconosciuta come fattore che può scatenare o peggiorare il mal di testa, sia nelle cefalee primarie sia in altre condizioni. Uno studio su idratazione e mal di testa sottolinea che mantenere un buono stato di idratazione può ridurre la vulnerabilità agli episodi e migliorare la gestione del dolore. Un piccolo studio clinico ha valutato se aumentare l’assunzione di acqua potesse aiutare chi soffre di mal di testa. Diciotto persone con emicrania (due anche con cefalea tensiva) sono state divise casualmente in due gruppi: un gruppo ha ricevuto un placebo, l’altro la raccomandazione di bere 1,5 litri di acqua in più al giorno per 12 settimane. Dopo il periodo di test, nel gruppo che aveva aumentato l’idratazione il numero totale di ore di dolore è diminuito in media di 21 ore, e l’intensità del dolore sulla scala si è ridotta di circa 13 punti.

• Impacchi freddi: il freddo è un rimedio semplice ma molto efficace in molte emicranie e cefalee pulsanti. Può diminuire la vasodilatazione e rallentare la trasmissione dei segnali dolorosi lungo le fibre nervose. Applicare un panno freddo su fronte o tempie per 10–15 minuti può attenuare il dolore nella fase acuta, soprattutto se il mal di testa è accompagnato da nausea e sensibilità alla luce. È un rimedio a costo zero, adatto a chi cerca un sollievo rapido.

• Magnesio: come indicato da diversi studi, il magnesio potrebbe essere incluso nelle linee guida e nei protocolli per il trattamento dell'emicrania sia acuta che cronica. Il magnesio partecipa a molti processi legati all’emicrania, quindi un livello insufficiente di magnesio può rendere il cervello più reattivo e favorire diversi meccanismi tipici del mal di testa: una maggiore eccitabilità dei neuroni, squilibri nei neurotrasmettitori, alterazioni del tono dei vasi sanguigni e un aumento dello stress ossidativo e dell’infiammazione. Si trova facilmente sotto forma di integratore ed è ottimo per favorire anche il benessere generale.

• Cannabidiolo (CBD): abbiamo già parlato di CBD e mal di testa perchè questo cannabinoide può modulare diverse vie biologiche legate all’emicrania. Uno studio ci spiega che il CBD agisce sui processi che alimentano il dolore emicranico. Aiuta a ridurre l’infiammazione neurovascolare, cioè quella risposta infiammatoria che si attiva nei vasi sanguigni e nei tessuti nervosi della testa durante un mal di testa, e attenua la trasmissione del dolore lungo il sistema trigemino vascolare, il circuito nervoso che raccoglie e amplifica gli stimoli dolorosi provenienti da meningi e nervi cranici. 

• Yoga: lo yoga è stato studiato in diverse condizioni legate al dolore, e una meta-analisi recente ha confermato che può aiutare anche nei disturbi della cefalea. Uno degli studi più interessanti è un trial randomizzato su 65 persone con emicrania: metà dei partecipanti ha seguito un programma di yoga guidato, l’altra metà ha continuato con le normali pratiche di auto-cura. Dopo tre mesi i risultati sono stati chiari: il gruppo yoga ha riportato attacchi meno frequenti, meno intensi e più brevi, oltre a una riduzione dei livelli di ansia e depressione, due fattori che spesso peggiorano l’emicrania.

• Melatonina: negli ultimi anni anche la melatonina è stata studiata anche per la prevenzione del mal di testa, perché in laboratorio mostra effetti antinfiammatori su molecole chiave dell’emicrania, e perché molte persone con emicrania presentano livelli di melatonina più bassi del normale, probabilmente a causa di una disfunzione dell’ipotalamo (una regione coinvolta nei meccanismi dell’attacco). Aumentare i livelli di melatonina può essere particolarmente utile a chi soffre di mal di testa e anche di disturbi del sonno.

• Cannabis terapeutica: anche la cannabis terapeutica, che ricordiamo essere accessibile solo tramite prescrizione medica, è stata valutata anche nel trattamento degli attacchi acuti di emicrania. Uno studio ha valutato l’efficacia di una combinazione vaporizzata di cannabis terapeutica con 6% THC e 11% CBD nel trattamento degli attacchi acuti di emicrania. Rispetto al placebo, le persone che hanno ricevuto la preparazione a base di cannabis hanno riportato risultati nettamente superiori già dopo due ore. Più sollievo dal dolore e un miglioramento significativo di fotofobia, fonofobia e nausea. I benefici non si sono esauriti nella fase iniziale,ma sono rimasti evidenti anche dopo 24 e 48 ore.

• Fisioterapia: uno dei rimedi naturali migliori per la cefalea tensiva è la fisioterapia mirata ai muscoli del collo, abbinata a esercizi specifici. In uno studio su 81 persone, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno ha seguito la fisioterapia tradizionale, l’altro ha aggiunto un programma di esercizi dedicati a rafforzare e stabilizzare i muscoli profondi del collo, spesso coinvolti nell’innesco del mal di testa. Dopo 6 settimane di trattamento e un controllo a 6 mesi, il gruppo che aveva svolto anche il training cervicale ha mostrato una riduzione significativa della frequenza, dell’intensità e della durata degli attacchi rispetto al gruppo di controllo, con miglioramenti considerati clinicamente rilevanti e duraturi.

• Menta piperita: uno studio su pazienti con cefalea tensiva ha dimostrato che una soluzione topica al 10% di olio essenziale di menta piperita, applicata su fronte e tempie, può ridurre in modo significativo il dolore già dopo 15–30 minuti.  L’effetto non è miracoloso, ma può essere sorprendentemente concreto quando il mal di testa è causato da tensione e stress.

• Vitamina B2 (riboflavina): la riboflavina non agisce in fase acuta e non dà sollievo immediato, ma può essere una strategia utile per chi soffre di emicrania ricorrente e vuole lavorare sulla riduzione della frequenza degli attacchi nel lungo periodo. Agisce migliorando l’efficienza neuronale, rendendo le cellule nervose meno reattive e meno inclini a innescare un attacco di mal di testa.

Oltre ai suoi potenziali benefici analgesici indiretti, legati alla modulazione della risposta infiammatoria, il CBD può aiutare a sciogliere le tensioni, favorire un maggior senso di calma e migliorare la qualità del sonno. Se il tuo mal di testa tende a comparire nei periodi più intensi e stressanti e non ti fa dormire, introdurre il CBD nella tua routine potrebbe offrirti un supporto naturale e delicato.

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