1) Scopri come impostare una routine del sonno
Purtroppo, molti i fattori possono interferire con una buona routine del sonno. L'ansia, lo stress, il caldo, il freddo, i turni di notte, il jet-leg o magari un dolore che per l'appunto "non ci fa dormire la notte". O i ripassi notturni la notte prima dell'esame più gigante del corso. O l'ansia da prestazione pre giornata più importante della mia vita.
A volte non dormiamo semplicemente perchè a fine giornata, finalmente sentiamo di avere tempo per fare quello che ci piace e lo facciamo, anche sacrificando il nostro sonno se necessario. Si tratta di un fenomeno studiato scientificamente che si chiama "Revenge Bedtime Procrastination", sempre più frequente a causa dell'effettiva velocità con cui vanno le nostre giornate e al carico di lavoro a cui siamo spesso sottoposti da quando ci svegliamo. Pensate a quante serie tv avete finito in una notte, zombificati dal sonno ma determinati ad arrivare all'ultima puntata.
Impostare la propria night routine può essere faticoso ma è il primo passo per riuscire a dormire meglio. Richiede solo volontà e un po' di fatica iniziale, ma i risultati saranno sorprendenti.
Fa per te? Continua a leggere.
2) Dormire meglio è possibile se ti va di settare nuove abitudini
Qualunque sia il motivo alla base del tuo problema del sonno, quando il ritmo sonno veglia si altera, l'orario in cui si va a letto e quello in cui ci si sveglia possono fluttuare drasticamente. Si finisce per alternare notti in cui si dorme troppo e notti in cui si dorme troppo poco o per non dormire per niente. Presto potresti ritrovarti a sperimentare difficoltà ad addormentarti, o svegliarti spesso durante la notte o magari entrambe le cose.
Il risultato è che al mattino ci si sente stanchi e spossati, irritabili e poco concentrati. Si entra in un circolo vizioso in cui la necessità di recuperare il sonno aumenta ma la capacità di addormentarsi facilmente diminuisce. Tutto l'organismo risente della mancanza di sonno, un momento fondamentale per la rigenerazione del corpo.
Se dormiamo poco e male, dobbiamo prenderci cura del nostro sonno in modo concreto. Come? Settando nuove abitudini. Non c'è niente di noioso in un'abitudine, è solo un atto gentile verso sè stessi, che richiede volontà e un po' di disciplina.
3) La chiave per dormire bene è il ritmo circadiano
Il ritmo circadiano è una specie di orologio interno dell'organismo fondamentale per gestire il delicato equilibrio tra sonno e veglia. Il suo meccanismo è sincronizzato al ciclo giorno-notte. Questo significa che quando gli occhi sono esposti alla luce, il cervello sa che deve essere sveglio. Quando la luce si abbassa, inizia la produzione di melatonina che suggerisce al cervello uno stato di rilassamento utile al sonno. Alcune ricerche mostrano che un ritmo circadiano ben sincronizzato può contribuire a un sonno sano, e di conseguenza a numerosi altri aspetti che riguardano il benessere.
Viceversa, un ritmo circadiano sballato contribuisce all'insorgere di disturbi del sonno e a problematiche diurne come la stanchezza cronica, la difficoltà di concentrazione e i disturbi dell'umore.